La Nascita di Patañjali

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Visnu riposa sul Signore dei serpenti Adisesa

Patañjali è l’autore degli yoga sutra, uno dei testi di riferimento su questa scienza. Lo yoga è nato prima di lui, ma lui in qualche maniera lui ne è stato lo scopritore e fondatore. Sulla sua nascita e vita paradossalmente si sa pochissimo.

Secondo la leggenda, un giorno Viṣṇu, custode e protettore della creazione, stava seduto su Ādiśeṣa, signore dei serpenti e suo trasportatore.
Viṣṇu stava guardando l’affascinante danza di Śiva e ne rimase talmente scosso che il suo corpo iniziò a vibrare e a martellare pesantemente su Ādiśeṣa, al quale quasi mancò il respiro. Quando la danza terminò, subito il corpo di Viṣṇu tornò leggero.

Ādiśeṣa chiese a Visnu cosa fosse successo e questi rispose che la grazia, la bellezza e la potenza della danza di Śiva avevano creato delle corrispondenti vibrazioni sul suo corpo.
Incantato da questa esperienza vissuta, Ādiśeṣa espresse il desidero di poter imparare la danza in modo da poterla ballare per la gioia di Viṣṇu.

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Siva danzante

Colpito dalla richiesta, Viṣṇu predisse che Śiva, per la devozione e compassione mostrata da Ādiśeṣa, lo avrebbe fatto incarnare in un essere umano cosicché egli potesse offrire gioia all’umanità e soddisfare il suo desiderio di danzare.
Colmo di gioia per queste parole, Ādiśeṣa si chiese chi sarebbe diventata la madre che lo avrebbe accolto sulla terra.

Un giorno, mentre meditava, il Signore dei serpenti ebbe la visione di una devota yogini chiamata Gonika, un’asceta i cui giorni sulla terra erano già in gran parte trascorsi senza che essa avesse trovato un pupillo cui trasmettere tutte le sue conoscenze sullo yoga. Proprio in quel momento la devota si stava prostrando di fronte al Sole ad occhi chiusi, con le mani unite a coppa che racchiudevano della semplice acqua come offerta, implorandolo di benedirla con un figlio prima che il suo tempo finisse.

Ādiśeṣa comprese che quella sarebbe spatanjalitata la madre perfetta.

Proprio quando la donna, riaperti gli occhi, stava per offrire l’acqua al Sole, notò che fra le sue mani c’era un piccolo serpente che vi nuotava e che subito si trasformò in essere umano. Il piccolo umano si chinò davanti alla yogini e le chiese di accettarlo come figlio.
Gonika accettò e lo chiamò Patañjali.

Il nome Patañjali significa caduto sulle mani giunte in preghiera, dove “Pata“significa caduto, mentre “Añjali” offerta, ma anche mani giunte in preghiera.