Sui bambini e sulle abitudini

Lunedì scorso Vera ha seguito tutta la lezione di yang yoga insieme alle mie fantastiche allieve, che la aiutavano a destreggiarsi fra destra e sinistra. Ha seguito tutto, dalla centratura iniziale fino allo shavasana, dal quale non si è più rialzata, caduta in un sonno profondo. Intanto Lua giocava di fianco a me parlando alle lampade e alla campana tibetana, con una voce bassa che non disturbava.

Questa mattina, svegliatesi prima del solito, quando io stavo per accingermi a meditare, ho proposto loro o di meditare insieme o di disegnare mentre io stavo in silenzio ad ascoltare il respiro. Hanno deciso di meditare e siamo state ben 11 minuti in silenzio, poi Lua ha detto con calma “adesso basta” e siamo andate a fare colazione.

Ricordo quando, ancora incinta di Vera, qualcuno mi diceva “ma ora come farai a insegnare in casa, è impossibile con dei bambini piccoli”.

I bambini saranno piccoli di statura, ma hanno un’apertura che noi ci sogniamo e l’abitudine è una grande maestra. Abituiamo i bambini al silenzio, e loro lo ricercheranno. Abituiamoli ai momenti di pausa, senza proporgli una attività dopo l’altra, e loro impareranno ad apprezzare i momenti morti e coltivare la pazienza. Trattiamoli come esseri umani speciali ricchi di risorse, senza pregiudizi, e loro fioriranno.

ps: chi vede Vera nella foto?! 🙂