Tra pochissimi giorni entriamo definitivamente nell’inverno. L’elemento Metallo, simbolo dell’autunno, ha condensato e interiorizzato l’energia, riportando il “qi” dalla periferia del corpo verso l’interno e facendo scendere i liquidi verso il basso. Così facendo ha generato l’elemento successivo, Acqua, simbolo della nuova stagione. L’energia dell’inverno, della notte, del freddo, della paura sono proprie di Acqua, espressione del massimo yin.
La tartaruga è l’animale che la cultura cinese mette in relazione con l’inverno, quando nel cielo si può vedere la sua costellazione, e quindi con l’elemento Acqua.
Questo animale è il simbolo dell’energia forte e nascosta, dello yin, perché essa può far rientrare la testa e le zampe e vivere all’interno, ben protetta nel suo carapace, reclusa. In questo modo la tartaruga rinnova la sua energia e diviene il simbolo della longevità e dell’inverno, quando la natura sembra morire, mentre invece si prepara proprio a rigenerarsi.
Dire acqua è dire paura, come quella provata dagli antichi di fronte alle inondazioni, così frequenti in Cina, percorsa da grandi fiumi. Ma la paura ci dà forza e non a caso la tartaruga è anche un potente talismano, simbolo della forza nascosta che sa combattere e vincere. Il suo nome segreto da invocare nei momenti di paura era “guerriero oscuro”.
Questo animale viene visto e vissuto dai cinesi come un cosmo in miniatura: fra la sua scaglia arrotondata superiore, che richiama il cielo e quella piatta inferiore, che richiama la terra, si sviluppa l’uomo. La tartaruga è quindi l’immagine di un universo primitivo da sviluppare, discende da un mondo fonte, originario.
Il suo ritirarsi nella corazza rappresenta un’attitudine spirituale fondamentale: ritirarsi dal mondo e saper scendere nel profondo del proprio cuore. Per questo i testi sacri suggeriscono all’uomo di imitare questo animale e sapersi ritirare e imparare a distaccarsi dalle cose materiali. Il silenzio può portarci a ritrovare lucidità mentale, fiducia in noi stessi, stima di sé, per ritornare a lottare con un’energia nuova, rinforzando la volontà per sormontare difficoltà e ostacoli e affrontare le paure.
Ecco il vero volto dell’inverno: il momento per una pausa di riflessione, di introspezione, per rigenerarsi e ripartire con più forza e volontà. Non a caso a questa stagione e al suo elemento viene associata una valenza psicologica, lo zhi, che tradotto significa proprio volontà. I meridiani simboli di questa stagione sono Rene e Vescica Urinaria. Quando l’energia dei reni è potente, l’individuo è ben radicato al suolo (il punto 1 di rene si trova sotto la pianta del piede), con la colonna vertebrale ben dritta, presente alla vita. E quando la schiena è forte e dritta, l’uomo vive ben ancorato alla Terra e teso al Cielo e affronta la vita con determinazione e vitalità, realizzando le proprie potenzialità.
Con l’immagine della tartaruga saluto il 2022 e tutti voi che mi leggete, augurandovi durante le feste un periodo di raccoglimento e rigenerazione, per poi entrare a testa alta e coi piedi ben piantati al suolo nel nuovo anno!